Il quinto1° sabato del mese del Giubileo, il 3 maggio 2025, è stato organizzato nel continente africano. Il santuario scelto è stato quello di “Maria Regina della Pace” a Mugera, in Burundi. Questo Paese, il più povero dell’Africa, si trova nel cuore della regione dei Grandi Laghi, una regione colpita da una guerra che ha causato quasi dieci milioni di vittime in trent’anni e che continua ancora oggi. La pace di Fatima è quindi un tema cruciale e i vescovi del Burundi hanno voluto all’unanimità un grande evento. La portata di questoprimo sabato del mese segna una svolta nel Giubileo 2025.
Due settimane prima dell’evento: L’équipe che coordina il1° sabato del mese in Burundi, in collegamento con la direzione centrale del Giubileo in Europa, non ha risparmiato sforzi in un Paese in cui i trasporti sono complessi e molto costosi: poiché le stazioni di servizio del Paese erano chiuse, il carburante veniva spesso distribuito in bottiglie d’acqua. Il team, guidato da un laico di nome Bénit, assistito da un comitato di 12 sacerdoti e da una cinquantina di fedeli, è eccezionale. Viaggia per il Paese con veicoli noleggiati dall’organizzazione, che le permettono di coprire tutte le diocesi. È responsabile di ogni aspetto dell’evento: i rapporti con le autorità ecclesiastiche, amministrative e di polizia, la presenza di personale di pronto soccorso, la preparazione del coro, la decorazione del sito, la scelta dei canti, il generatore, l’impianto audio, la copertura fotografica e video, e così via. Nulla è lasciato al caso. Spesso le giornate durano fino alle 3 del mattino. Nessuno conta le ore. Che abnegazione, che efficienza! Naturalmente, l’organizzazione del Giubileo coprirà i costi, ma senza la fede degli organizzatori, dei sacerdoti, delle suore, dei laici, senza il sostegno dei vescovi della Conferenza Episcopale, senza la feroce determinazione di rendere questo1° sabato un momento esemplare, nulla di così eccezionale sarebbe stato possibile. Qui, nel Paese più povero dell’Africa, con una fede mariana profondamente radicata, nulla è troppo bello per la Santa Vergine. Il Burundi celebrerà così il più grande1° sabato del mese del Giubileo.

Venerdì 2 maggio, vigilia del D-Day I fedeli iniziano ad affluire al Santuario di Maria Regina della Pace a Mugera, grazie ai bus navetta i cui itinerari sono stati attentamente pianificati in tutto il Paese. Per tutta la notte, i 36 pullman noleggiati dall’organizzazione del Giubileo hanno fatto un giro dopo l’altro. Ma data l’entità della domanda, questo non è ancora sufficiente. Molti fedeli, consapevoli che non troveranno posto, scelgono di venire a piedi. Dopo un caloroso benvenuto da parte del rettore, l’abbé Venant Mpozako, e una Messa celebrata alle 18.00 dall’abbé Savin Ndereyimana, segretario della Conferenza Episcopale, è iniziata una lunga notte di adorazione e di canti in preparazione del 1° sabato. Un’intera notte di preghiera, anche se alcune persone avevano camminato per diversi giorni per arrivare qui… Che lezione di fede! I canti e il Rosario per questa veglia sono stati preparati dall’Abbé Désiré Ninahazimana. Mentre i fedeli vegliavano, gli autobus continuavano ad arrivare senza sosta, portando i pellegrini fino alle 8 del mattino.
Sabato 3 maggio, ore 8.00: inizia il pellegrinaggio. Alla testa della processione, la grande statua di Nostra Signora di Fatima parte, portata con fervore. I misteri gaudiosi vengono recitati in Kirundi. Una folla devota composta da uomini, donne, spesso con i loro neonati e bambini, ha seguito la Madre celeste con grande umiltà e pietà. Questo Paese, segnato da una guerra civile che ha causato 300.000 morti, ora sta andando avanti nella speranza, compiendo l’atto richiesto a Fatima di portare la pace in Burundi e nel mondo. Il secondo rosario è iniziato. Ed ecco una magnifica coincidenza: il percorso dei pellegrini è una vera e propria Via Crucis che conduce al santuario. Pregando i misteri dolorosi, la folla passa davanti alle stazioni, in particolare quella in cui Gesù incontra Sua Madre. Le lacrime scorrono.
Il coro decorato con i colori del Vaticano:Verso le 9.30, al termine dei misteri gloriosi, la processione raggiunge il santuario. I tamburi hanno preso il posto delle preghiere, perché era il momento di prendere posto. L’inno tradizionale del Burundi risuona mentre i pellegrini salgono sull’enorme collina che domina l’altare del santuario, in cima al quale si trova la grande statua di Maria Regina della Pace, venerata a Mugera. L’intero sito è stato decorato in giallo e bianco. Una scelta casuale fatta un mese prima… Eppure oggi, a tre giorni dal conclave, i colori del Vaticano assumono il loro pieno significato. Una mano invisibile ha naturalmente guidato ogni fase di questo evento. Non è forse il segno di una profonda supplica affinché il futuro Papa realizzi le richieste di Fatima, una condizione essenziale per la pace nel mondo? Come ogni primo sabato del Giubileo, l’Alleanza dei Primi Sabati di Fatima, organizzatrice del Giubileo, ha ricordato brevemente le richieste di Nostra Signora. Sono seguiti quindici minuti di profondo silenzio intorno a Maria, prima dell’arrivo di Monsignor Bonaventure Nahimana, Arcivescovo di Gitega.
Una Santa Messa che unisce profonda pietà e grande gioia: i canti, intonati da un coro di cento voci, si alternano tra Kirundi e latino. Il Kyrie, il Christus Vincit e il Pater Noster risuonano in questo santuario che domina l’orizzonte, tra magnifici canti locali come Nje ndishongora mana yanje, Kaze mwami Yezu twibanire nawe, Mu maboko Yawe Mariya niho nishize… Sotto l’altare, le danze scandiscono la celebrazione. Ma qui non ci sono ritmi frenetici o gesti sfrenati incompatibili con gli onori dovuti a Dio: queste danze, profondamente rispettose e radicate nelle tradizioni locali, terminano sempre con un inginocchiamento collettivo ai piedi della Madonna. Un vibrante tributo alla Regina del Cielo. Che commovente alleanza tra la cultura viva di questo Paese e il sacro rispetto dovuto a Dio che si dona a noi nell’Eucaristia!

Rinnovo della consacrazione del Burundi: al termine della Messa, trasmessa da Radio Maria, il Vescovo Bonaventure Nahimana è sceso dall’altare e si è inginocchiato davanti alla grande statua di Nostra Signora, Maria Regina della Pace. Con voce forte e piena di fervore, ha rinnovato la consacrazione del Burundi al Cuore Immacolato di Maria, ripetendo la stessa preghiera utilizzata in occasione della prima consacrazione nel 1961. Poi ha intonato l’Ave Maria di Fatima, salendo al Cielo per unirsi al Cuore di Maria, come un immenso atto di riparazione offerto dal popolo del Burundi.
Altrove in Burundi, una celebrazione per i martiri della pace: contemporaneamente, a Buta, un altro santuario del Burundi, si è tenuta un’altra cerimonia in onore dei seminaristi martiri: durante la guerra civile, 44 seminaristi furono catturati. I loro rapitori chiesero loro di dividersi secondo le linee etniche, in modo che alcuni di loro potessero essere uccisi. Ma si unirono, serrando i ranghi per testimoniare il loro amore in Cristo e per affermare che erano tutti gli stessi figli di Dio. In risposta a questa dimostrazione di pace, i kalashnikov hanno sputato il loro fuoco, uccidendoli tutti. La messa in loro onore si è svolta lo stesso 1° sabato del mese, celebrata da Monsignor Salvator Niciteretse, Presidente della Conferenza Episcopale, che ha lavorato tanto per questo 1° sabato in Burundi.


Fine dell’evento: Intorno alle 13.00, terminata la Messa, la folla di fedeli ha iniziato a tornare a casa. Nel frattempo, nel pomeriggio è stata organizzata una conferenza che ha riunito 500 sacerdoti, suore e organizzatori per un grande pranzo di chiusura. Il Rettore del santuario ha esordito esprimendo la sua gioia nel vedere un tale evento in onore della Beata Vergine. Poi l’Alleanza dei Primi Sabati ha ricordato i vari aspetti di Fatima e dei Primi Sabati, per approfondire la comprensione di questa grande richiesta della Vergine. Infine, il Vescovo Bonaventure Nahimana concluderà la giornata ricordando l’importanza della pace e della carità tra tutti. Poi tutta la platea ha cantato un’ultima Ave Maria, in omaggio a Colui che tutti sono venuti a servire e onorare in questo primo sabato del mese e che, nel silenzio del Cielo, ha reso possibile l’irraggiungibile.
Gli ultimi saranno i primi : cosa si può dire di questo evento? Ad oggi, il Burundi è il Paese che avrà messo più energia e fede nel Giubileo 2025 per riparare ai crimini commessi contro il Cuore Immacolato di Maria. E nel frattempo, a casa nostra, in Francia, in Europa, negli Stati Uniti o altrove, cosa stiamo facendo? Migliaia di noi si recano ai piedi della Madonna ogni primo sabato per compiere l’atto di obbedienza che ci ha chiesto? No. Rimandiamo. Procrastiniamo. Allora guardiamo i fedeli del Burundi. Guardiamo bene. Saremo in grado di seguire l’esempio ammirevole di coloro la cui povertà materiale li rende così ricchi di umiltà e di obbedienza alla Madonna? La loro ricompensa sarà grande in cielo.
Il prossimo1° sabato del mese del Giubileo, il 7 giugno 2025, si svolgerà ora in Nord America presso il Santuario di La Crosse dedicato a Nostra Signora di Guadalupe. Per la prima volta sarà un cardinale, il Cardinale Burke, a celebrare ilprimo sabato.